lunedì 21 dicembre 2009

L'OLYMPIA AGNONESE VIOLA IL CAMPO DELLA RENATO CURI ANGOLANA (0-3)
Scampamorte, Tammaro e Orlando mettono a nudo le difficoltà dei nerazzurri che scivolano al sestultimo posto solitario




CITTA' SANT'ANGELO -

L'Angolana crolla in casa sotto i colpi dell'Agnonese. Un 3-0 che mette a nudo tutte le lacune dei nerazzurri. Dopo una prima frazione chiusa a reti bianche nella ripresa i nerazzurri si sciolgono come neve sotto il sole. Appena aumentano gli errori commessi dai nerazzurri, gli ospiti ne approffitano e confezionano una bella calzetta con tre reti e tanta cenere per l'Angolana.

La classifica parla da sola. L'Angolana con questa sconfitta scivola nei "play-out". Ora dopo la sosta ben due trasferte consecutive aspettano i nerazzurri entrambe in terra molisana.

Durante l'ultima finestra di mercato, i nerazzurri hanno operato diversi movimenti sia in entrata che in uscita. Sono arrivati Vellucci dal Boville Ernica, Napolano dal San Marino, Bazzano dal Castel di Sangro, Colantuono dal Pescara e Pagano dall'Atessa VdS. Sono andati via Cossu al Pisa, Aquaro all'Agnonese e Galasso al Chieti.


Con l'organico rinnovato, la squadra adriatica è scesa in campo col 4-4-2 mentre l'Olympia Agnonese si è presentata col collaudato 4-3-3. Marcangeli fa debuttare dal primo minuto Vellucci, Pagano e Bazzano preferito a Terrenzio, panchina per l'altro nuovo arrivato Napolano. I molisani mettono in campo dal primo minuto l'ex Aquaro come centrale nel trio d'attacco.

La prima frazione di gioco si chiude sul risultato di parità con pochi spunti tecnici. Si è visto agonismo, ma senza eccedere in cattiveria, nonostante l'arbitro abbia rifilato ben quattro cartellini gialli in venti minuti di gara verso i padroni di casa. Decisioni che hanno scontentato e non poco i pochi ed infreddoliti tifosi di casa.


La prima conclusione arriva al decimo minuto ad opera di Aquaro che di testa gira a lato un cross di Pifano. La prima parte del primo tempo è di marca ospite che cerca di fare gioco spingendo molto anche con i terzini sulle rispettive corsie. La Renato Curi Angolana si fa viva per la prima volta al 31' minuto con un tiro dalla distanza di Pagano che finisce a lato.


Nel finale di tempo i padroni di casa si fanno preferire agli ospiti, andando vicino al vantaggio con De Matteis, il quale arpiona in area un cross di De Cecco e poi, in scivolata, conclude chiamando alla respinta in tuffo l'attento Pezone. Il primo tempo, dunque, finisce praticamente su questa azione.

La ripresa inizia con una punizione dal limite calciata da Pagano che viene deviata in angolo dalla barriera. Intorno al decimo minuto, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da De Cecco, Pagano conclude a lato. Subito dopo lo stesso Pagano perde il pallone in attacco e sulla veloce ripartenza Bazzano mette giù Aquaro, guadagnandosi il secondo giallo e di conseguenza il rosso e lascia l'Angolana in dieci. Sugli sviluppi del calcio piazato Di Vito chiama Ortolano (nella foto) alla respinta in corner. Sul seguente corner il neo entrato Scampamorte è il più lesto in area e, con una zampata, manda la sfera alle spalle di Ortolano per il vantaggio ospite.

Marcangeli, subito lo svantaggio passa alla difesa a tre. I nerazzurri provano a reagire prestando troppo il fianco ai veloci contropiedi ospiti. Al 18' è Di Vito a mettere i brividi alla difesa di casa con un contropiede ma Ortolano para in due tempi. Passano solo due minuti e gli ospiti con una veloce verticalizzazione bucano di nuovo la difesa nerazzurra, mettendo Tammaro solo davanti ad Ortolano, il quale nulla può sul diagonale vincente dell'under molisano.

Dopo la girandola di cambi, i nerazzurri sfiorano la rete per riaprire la partita con il tiro De Matteis che lambisce il palo. Poi, al 44' arriva la terza rete ad opera di Orlando.

Ecco il tabellino della gara:

RENATO CURI ANGOLANA - OLYMPIA AGNONESE 0-3 (0-0)

RENATO CURI ANGOLANA: Ortolano, Pomposo, D'Orazio, Ganje, Bazzano, Del Grosso, Vellucci (27' st Napolano), De Cecco, Pagano, De Matteis (38' st Bordoni), Rosetti (29' st Planamente). A disposizione: Colantonio, Micaroni, Pirozzi, Terrenzio. Allenatore: Marcangeli

OLYMPIA AGNONESE: Pezone, Pifano, Litterio, Tammaro, Ciarlariello (4' st Scampamorte), Pesce Rojas, Aleruzzo (27' st Orlando), Di Lullo, Aquaro, Siciliano, Di Vito (39' st Raffa). A disposizione: Zoghaib, Vitale, Grieco, Di Matteo. Allenatore: Agovino

Arbitro: Calogiuri di Lecce


Reti: 12'st Scampamorte, 20'st Tammaro, 44'st Orlando

Espulsi: 10'st Bazzano (Renato Curi Angolana) per somma di ammonizioni; dopo il triplice fischio Pifano (Olympia Agnonese) per frase razzista nei confronti di Ganje

Ammoniti: Pomposo, Bazzano, Del Grosso, De Cecco e De Matteis (Renato Curi Angolana); Pesce Rojas (Olympia Agnonese)

Note:
250 spettatori circa con larga rappresentanza ospite; recuperi: 1' e 3'


S.D.S.

calcio adruzzo dilettanti

martedì 10 novembre 2009

giovedì 17 settembre 2009


CAMILLO FANINI: "LA MIA SANT COSTRUITA PER VINCERE"
Il patron vibratiano è sicuro: "La concorrenza è spietata ma in alto vogliamo esserci anche noi"




DALLA REDAZIONE -

Non si sbilancia più di tanto, ma quel “io voglio vincere” riassume appieno le ambizioni della sua Santegidiese. Anche quest’anno, Camillo Fanini è alla guida della società vibratiana. Com’è risaputo, gli obiettivi sono importanti: il club giallorosso punta in alto. Ma l’inizio di stagione non è stato indimenticabile. O per meglio dire, l’esordio in campionato, che segnato dalle cinque sberle ricevute dal Chieti, si è tramutato in un vero incubo.



E’ altrettanto vero, però, che le prime partite lasciano il tempo che trovano. Chi si aspettava una squadra rassegnata, dopo la pesantissima sconfitta nel primo impegno stagionale, è rimasto però deluso. Perché i ragazzi di Ammazzalorso si sono subito rialzati, superando, anche se con qualche difficoltà di troppo, l’ostica Elpidiense Cascinare. Insomma, questo potrebbe essere l’anno buono per puntare ad un traguardo mai raggiunto in oltre sessant’anni di storia: quello dei Professionisti. La concorrenza è però assai agguerrita. Dunque, meglio non montarsi la testa, lavorare sodo e cercare di commettere il minor numero di errori possibili. Magari evitando di scendere in campo con quella presunzione che, molto probabilmente, contro il Chieti è stata letale.



Presidente Fanini, rialzarsi, dopo una batosta come quella di quindici giorni fa, non era facile…


“La trasferta marchigiana è stata difficilissima. E non inganni l’avversario di turno, che ai più poteva apparire innocuo. Siamo scesi in campo con il piglio giusto, e nei primi venti minuti abbiamo giocato un buon calcio. Poi, è subentrata la paura di portare a casa il risultato e non siamo riusciti a raddoppiare. Così i nostri avversari, prendendoci alla sprovvista, hanno pareggiato. Il segnale positivo è che, anche in inferiorità numerica, siamo riusciti a guadagnare tre punti preziosi”.



Dunque, nonostante dopo due gare di campionato sia ancora ferma al palo, l’Elpidiese è una squadra insidiosa?


“Non significa nulla, perché le prime gare lasciano il tempo che trovano. Eppoi la formazione vista in campo domenica non era quella che, sette giorni prima, aveva subito una sonora sconfitta in quel dell’Aquila. Quest’anno, non ci sono squadre materasso. Tanto per fare degli esempi, Centobuchi, Morro d’Oro, la stessa Elpidiense e il Real Montecchio potrebbero sembrare delle avversarie abbordabilissime. E invece non è così: perché, se non scendi in campo con la giusta dose di concentrazione, rischi di fare una brutta figura”.



Voi ne sapete qualcosa…


“Secondo me, la sconfitta contro il Chieti è stato solo un incidente di percorso. Non bisogna dimenticare, infatti, che la squadra è stata ricostruita ex novo. Escludendo Bucchi e Monaco, il gruppo è stato completamente rinnovato. Perciò, deve essere messo in preventivo un periodo di assestamento, durante il quale tutti i giocatori devono conoscersi. Ad esempio, Spada e Doumbia solo domenica scorsa sono scesi in campo per la prima volta. In difesa, abbiamo incontrato qualche problema di troppo, ma spero che, con l’utilizzo di Corazzini (il difensore non ancora può scendere in campo, ndr), qualcosa cambierà. Insomma, sono tante le variabili che decideranno il campionato. Dunque, non so ancora quale traguardo potranno raggiungere i miei ragazzi. Voglio vincere, ma non sono così spavaldo da affermare che la nostra è la squadra più forte”.



Quando avete pensato di porre la basi per un progetto così ambizioso?


“Subito dopo la fine dello scorso campionato. Ogni anno, ho sostenuto spese importanti, senza però raggiungere risultati soddisfacenti. Perciò, all’alba di questa stagione, ho deciso di puntare sulla programmazione, allestendo una squadra competitiva. Che possa stabilirsi quantomeno fra i primi quattro posti. E le spese che dovremo sostenere, non è un paradosso, saranno minori rispetto alle altre annate”.



C’è stato qualche nuovo ingresso in società?


“Macché. Fermo restando che qualche imprenditore di Sant’Egidio, pur non entrando in società, mi sta dando una mano. In tal senso, ringrazio Gennaro Pedicone. Se non avessi ricevuto alcun tipo di aiuto, non avrei allestito un organico così importante. Questa stagione, insomma, sarà decisiva anche per il punto di vista societario: se faremo bene, si potrebbero aprire nuovi scenari. E’ una questione di ambizioni: lottare per vincere potrebbe stimolare qualcuno ad avvicinarsi alla nostra realtà”.



Il futuro della Sant passa dunque dalla sua disponibilità economica: dalle scelte di mercato di Marcello Di Giuseppe, dal gioco della squadra e dal lavoro di Aldo Ammazzalorso...


“A Sant’Egidio regna la tranquillità: al momento, non c’è nessun tipo di problema. Ho scelto di affidarmi a Di Giuseppe perché è un ragazzo serio oltre che un amico di vecchia data: calcisticamente parlando, la pensiamo allo stesso modo. In sede di mercato, abbiamo lavorato fianco a fianco, confrontando e convivendo le scelte prese. Il lavoro di squadra paga sempre. Ammazzalorso è invece un grande allenatore, arrivato in terra vibrata solo perché crede nell’ambizioso progetto che gli abbiamo presentato”.



Facciamo un gioco: analizziamo nel dettaglio le vostre avversarie…


“L’Atessa VdS è una buona squadra, può lottare per i primi posti. Sarà difficilissimo affrontare il Trivento, mentre non è ancora possibile dare un giudizio sulla Renato Curi Angolana. Bisognerà vedere se i nerazzurri decideranno di rinforzarsi. Sia in casa che lontano dalle mura amiche, l’Agnonese di Agovino darà fastidio a chiunque: sarà a mio avviso la vera sorpresa del campionato. Il Chieti lotterà per le prime posizioni, ma secondo me non vincerà il campionato: Mainella è ancora tutto da scoprire, visto che arriva da una stagione sfortunata e, in precedenza, si è messo il luce solo in Eccellenza. Per tante motivazioni, è L’Aquila l’avversario che, al momento, temo di più. Il Miglianico, spinto dall’entusiasmo dello scorso anno, e grazie al lavoro di un buon allenatore come Donatelli, riuscirà a salvarsi. Il Morro d’Oro dovrà lottare con tutte le proprie forze per rimanere aggrappato alla categoria. Il Canistro gioca abbastanza bene, per cui penso che possa tranquillamente salvarsi.”



Per concludere, torniamo alla Sant: un avviso alle naviganti?


“Gli Under quest'anno saranno decisivi. E se i nostri fuoriquota miglioreranno, allora sì che potremo puntare alla vittoria del campionato..”.



Gianluca Lettieri




mercoledì 8 luglio 2009

in questo spazio troverete il maggior numero di informazioni sulle squadre della lega pro seconda divisione

naturalmente le maggiori informazioni rguarderanno il girone al quale apparterra l nostra ANGOLANA